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Numero 47 | 12 dicembre 2025

Numero 45 | 7 novembre 2025

Il Pan dal DES a Pozzecco, dall’economia solidale alle nuove vicinie

Massimo Moretuzzo | 07.11.25
C’è una domanda cui dovremo, prima o poi, tentare di dare una risposta: in che modo le piccole comunità possono organizzarsi per rispondere ai bisogni delle persone che le abitano?  È una domanda cui non è semplice dare riscontro e che presuppone un assunto di fondo: le regole dell’economia di mercato non sono sufficienti a fornire soluzioni adeguate. Anzi, se guardiamo alle piccole comunità del…

Il nostro contributo alla nuova legge regionale su innovazione sociale e attrattività regionale

Enrico Bullian | 07.11.25
Nelle sedute del Consiglio regionale del 28 e 29 ottobre è stata discussa la nuova Legge “Disposizioni in materia di innovazione sociale per lo sviluppo e l’attrattività del territorio regionale”, che ha l’obiettivo di definire azioni e interventi volti a generare una ancora migliore qualità della vita nel territorio regionale, incidendo sull’arrivo e sulla permanenza delle persone in Regione, e nella cui discussione ho svolto la funzione di relatore di minoranza. La legge rappresenta un tentativo significativo di costruire un quadro organico di politiche per l’innovazione sociale. La relazi…

La città della Fabbrica o la Città con la fabbrica?

Cristiana Morsolin e Alessandro Saullo | 07.11.25
A Monfalcone, in Consiglio Comunale, il 3 novembre all’unanimità è stato chiesto, da Destra e CentroSinistra, un confronto vero sul modello produttivo dell’azienda, sulle ricadute sociali di quel modello, su come mitigarle e come fornire ai cittadini di Monfalcone servizi pubblici all’altezza dei bisogni e condizioni di progresso sociale e civile. Il documento alla fine è stato firmato e votato da tutti i consiglieri presenti ed è frutto di un lungo lavoro di mediazione. Il 4 novembre a rispondere è stato addirittura l’Amministratore Delegato di Fincantieri e a stretto giro il Presidente dell…

Economia e società in Friuli nell’era digital-globale

Roberto Grandinetti | 07.11.25
Nella seconda metà degli anni Sessanta prendeva avvio in Friuli (e in altre aree dell’Italia centro-nordorientale) un processo di sviluppo economico centrato sulla manifattura che presentava caratteristiche diverse dal “triangolo industriale”. Per distinguerlo, si è parlato di industrializzazione diffusa, a sintetizzare le piccole dimensioni d’impresa, la loro matrice endogena e familiare, la diffusione spaziale delle attività produttive, e infine il radicamento nella società locale. Un modello di sviluppo che appariva di qualità mediocre per la teoria economica dominante, ma che al contrari…

Per una finanziaria “in progress”, una critica “in progress”

Igor Jelen | 07.11.25
Come diceva Gianni Agnelli (l’ultimo che riusciva a far funzionare la FIAT, e che riusciva a far vincere sia la Juve che la Ferrari), che se la “finanziaria” riesce ogni anno a scontentare un po’ tutti, è fondamentalmente giusta.  Comunque dopo tre e passa anni di questo governo, siamo alla 4^ Finanziaria, il risultato è sconfortante, per non dire peggio (me la prendo con questa coalizione di governo, tanto a quella dell’opposizione ci ha già pensato la maggioranza degli italiani, tre anni fa, facendole perdere le elezioni). Certamente è solo una bozza, è “in progress”, non che la politica d…

Il Dossier Statistico Immigrazione 2025 presentato al Centro Balducci, la situazione nel Friuli-Venezia Giulia

Redazione | 07.11.25
Martedì 4 novembre è stato presentato il Dossier statistico Immigrazione 2025, curato dal Centro Studi IDOS. Una presentazione avvenuta, in contemporanea, a Roma e in tutte le Regioni italiane.  Qui l’evento è stato ospitato dal Centro Balducci, dove sono intervenuti Paolo Attanasio, referente regionale IDOS e curatore del Dossier per il Friuli-Venezia Giulia, Jens Hansen, pastore metodista di Udine e Gorizia, Giuliana Colussi, referente regionale di Libera e, da remoto, Tania Scacchetti, segretaria generale di SPI-CGIL. Il Dossier, giunto alla 35^ edizione, sviluppa un’analisi socio-statisti…

Un treno per il futuro, un progetto di sviluppo locale

Alberto Durì | 07.11.25
A raccontare la linea ferroviaria Pedemontana Gemona Sacile non ci si può esimere da un afflato affettuoso, dal farsi avvolgere in un’atmosfera vintage e davvero romantica. Perché si viaggia in un paradiso ancora davvero incontaminato su una delle ferrovie più belle d’Italia: dalla piana di Osoppo con le splendide Risorgive di Bars coronate dall’arco delle Prealpi, alle ghiaie abbaglianti del Tagliamento e dei suoi turchesi bracci intrecciati, del Meduna e del Cellina, dalle tiepide e luminose riviere sopra la pianura con la vista che spazia fino al mare, ai ponti monumentali, vera architett…

Pecunia non olet? Olet, olet…

Anna Fasano | 07.11.25
Pecunia non olet.. e così molte persone, aziende, istituzioni archiviano il tema del flusso del denaro, da dove viene e dove va. Senza voler togliere a nessuno sonni tranquilli… devo però svelarvi che non è proprio così. I nostri soldi e la finanza tutta alimentano alcuni tipi di economia, danno linfa ad alcune scelte politiche, non sono anonimi, non sono indifferenti. Così come avviene per la finanza pubblica, così avviene anche per la finanza privata. Se lo Stato (Governo) o la Regione destinano denaro nelle varie manovre finanziarie ad un capitolo o ad un altro, comprendiamo la differenza…

Chat Control, libertà e sicurezza

Giorgio Jannis | 07.11.25
Da molti secoli, sicuramente dal Seicento come culla storica della riflessione sul senso degli Stati moderni, la tematica della sicurezza e della libertà dei cittadini, coppia antitetica, si presenta e si rinnova continuamente, spesso in seguito alla diffusione di nuovi strumenti di governo, o di controllo, o di comunicazione tra i cittadini. Abbiamo anche quell’aforisma famoso di Benjamin Franklin secondo cui chi è pronto a barattare la propria libertà per la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza: siamo proprio al cuore del problema della sorveglianza di massa, che sempre più…

Non è la guerra a costruire la pace

Laurino Nardin | 07.11.25
“Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant” dice Calgaco, capo di Caledoni, per descrivere la politica di conquista dei Romani. (Tacito, Agricola, 30,4).  La famosa pax romana. “Fanno il deserto e lo chiamano pace”.  Pare che finalmente, ogni tanto, le armi tacciano a Gaza. Sempre meglio di niente. Questa specie di pace sarà sempre meglio dell’inferno di prima.  Ammesso che regga.  E ammesso che una tregua che fa 150 morti si possa davvero chiamare tregua.  Ma ammettiamo. Turiamoci gli occhi e ammettiamo.  Però.  Però. Sarà vera pace? Sarà davvero possibile una vera pace in un deserto chiamato…

Il “paradigma di Aquileia”. Una guida per la politica odierna?

Giorgio Cavallo | 07.11.25
Nella memoria dei friulani ci sono molte Aquileie. Spesso l’ansia identitaria e quindi di una istituzione dedicata li ha portati a riconoscersi nella “gloria” del Ducato del Friuli e del potere non solo religioso dei Patriarchi. Oggi l’aquila (o il grifone?) patriarcale fa da cornice e riconoscimento per avvenimenti positivi o anche come strumento di lotta. Tuttavia non è da lì che possono essere trovate alcune fonti fondamentali di un percorso ultra millenario che ha coinvolto le comunità del Friuli (e non solo quelle friulane) nella loro costruzione di una specificità che è riuscita a supe…

Un dizionari che al devente un moviment

Sandri Carrozzo | 07.11.25
Al ven al ven, nissun lu ten… – Ce? Cui – Nol sa? Oh corpo e là El grant el gnûf, straordenari Vocabolari del gloriôs lengaç furlan; al ven al ven, nissun lu ten. Cui isal chel cjan cussì tegnôs che nol declari di sei content e sul moment no si prepari a sotoscrivi l’abonament? Cussì e tacave une poesie publicitarie dal an 1900 di Pietro Michelini che pal solit si firmave Pieri Corvat, ma che in cheste ocasion al à doprâ il pseudonim Tite Çorat (i riferiments a corvats e çoris a son un tribût al grant Pieri Çorut). Par ce fasevial la publicitât? Pal vocabolari di Juli Andree Pirone (Giulio…

Openstreetmap, lis cjartis Tabacco e il plurilinguisim

Alessandro Ambrosino | 07.11.25
In La mia Africa, Karen Blixen e conte che cuant che i Masai a forin trasferîts da lis risiervis ai gnûfs teritoris “a puartarin cun se i nons des culinis, dai plans e dai flums de lôr tiere e cun lôr a batiarin lis culinis, i plans e i flums dal gnûf teritori”. Compagn a faserin i sfolâts di Nert e Cjas dopo de disgracie dal Vaiont. Intal 1971 – cu la istituzion dal omonim comun che ur de acet – a sielzerin di atribuî a viâi e placis i toponims des localitâts di origjin, pierdudis inte tragjiche gnot dai 9 di Otubar dal 1963. Chescj doi esemplis nus dan un pont di partence origjinâl par fâ…

Un diario che racconta la strada di Buja e della sua gente verso democrazia e libertà

Laura Nicoloso e Guglielmo Pitzalis | 07.11.25
Iniziano così gli appunti di Pietro Menis nei suoi sette quaderni manoscritti, un diario quasi quotidiano che racconta gli avvenimenti giorno dopo giorno in tempo reale in presa diretta, dall’8 settembre 1943, mentre il paese veniva invaso e occupato dai tedeschi e si organizzavano le prime forme di resistenza civile e le prime formazioni di partigiani combattenti, fino al 13 maggio 1945, quando la popolazione festeggia la liberazione e la pace. Le sue pagine descrivono sofferenze, paure e speranze della comunità civile, eventi drammatici fra occupazione nazista, violenza fascista e lotta di…

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