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Numero 26 | 17 Gennaio 2025

Fotovoltaico a terra: la legge regionale arriva tardi, ma non tutti i buoi sono scappati

Elia Mioni | 17.01.2025
L’11 gennaio i media regionali hanno dato ampio risalto al progetto di costruzione di un impianto fotovoltaico a terra ad Aquileia. Al di là della potenza installata, della superficie occupata, del raccordo sotterraneo alla cabina che passerebbe sotto una parte dell’abitato, lo sconcerto è dato dalla sua prossimità alle note aree archeologiche ed al conseguente impatto negativo sul ris…

Sardegna ed energie rinnovabili, giochi di potere e mobilitazioni popolari, vantaggi per tutti o per pochi

Silvia Lidia Fancello | 17.01.2025
Per comprendere appieno ciò che sta accadendo in Sardegna in merito alla transizione energetica è necessario partire dal legame imprescindibile che ogni abitante dell’isola ha con la propr…

Dove installare impianti eolici e fotovoltaici, la legge regionale della Sardegna.

Redazione | 17.01.2025
Pubblichiamo il parere espresso dal Consiglio delle autonomie della Sardegna sul disegno di legge regionale in materia di individuazione delle aree e superfici idonee all’installazione di impianti …

Tagliamento, due novità

Redazione | 17.01.2025
Il dibattito per decidere come preservare la naturalità del Tagliamento e determinare condizioni ottimali di prevenzione del rischio continua, tra occasioni di seria riflessione e cadute tragicomic…

Tagliamento. Piovosità storica, durate e intensità, eventi singoli e contemporanei, rischio e sicurezza

Antonella Astori | 17.01.2025
Recenti studi volti a delineare gli scenari futuri degli eventi piovosi mostrano, in generale, un maggiore aumento per le piogge di durata pari a un’ora rispetto alle piogge di durata di 2…

La saga della cabinovia: una lotta quotidiana per la giustizia ambientale

William Starc | 17.01.2025
La storia della cabinovia Trieste – Porto Vecchio – Opicina si arricchisce ogni giorno di nuovi sviluppi e colpi di scena. Un progetto contestato sin dal suo annuncio, che ha diviso l’opin…
Mangiare Biologico

Clima, agricoltura e cibo: il biologico ci dà una mano

Redazione | 17.01.2025
Il rapporto tra cambiamento climatico e agricoltura si sviluppa su almeno tre livelli. Da un lato l’agricoltura subisce gli effetti del cambiamento climatico ed è il primo settore produtti…

Grazie a Dio in Friuli-Venezia Giulia c’è ancora il socialismo reale

Giorgio Cavallo | 17.01.2025
Quasi ogni giorno di questo inverno soleggiato, oltre alla lettura dei quotidiani locali, do una occhiata ad alcune webcam poste nelle località sciistiche regionali per vedere come va la neve. Le o…

Dario Stasi e Isonzo Soča. Prima dell’alba di GO2025!

Eleonora Sartori | 17.01.2025
Perché un giornale scritto in italiano (lo sloveno sarebbe arrivato di lì a poco [ndr]) e diffuso al di qua e al di là della frontiera per italiani e sloveni? Le ragioni di queste scelte d…

Hollywood a Trieste, una città di spie

Redazione | 17.01.2025
Nella Trieste del secondo dopoguerra, conteso avamposto sulla “cortina di ferro”, luogo che, più di ogni altro in Italia, ha incarnato la tensione politica tra le superpotenze, ebbe inizio un ricco…

Noi Siamo Friuli Venezia Giulia

23 24 25 Gennaio
tagliamento

Lasciate che il Tagliamento scorra libero!

Le associazioni Foce del Tagliamento, Legambiente FVG, LIPU FVG, e WWF FVG si uniscono per presentare la petizione e rivolta ai cittadini del nostro paese e dei paesi limitrofi Austria e Germania in primis.


Questo luogo. Perché e per cosa. Chi siamo

Massimo Moretuzzo | Elia Mioni
Una iniziativa editoriale, piccola o grande che sia, con qualsiasi media, deve ospitare inevitabilmente l’illustrazione dei motivi e degli obiettivi dell’impresa. Non vogliamo sottrarci al dovere. Proprio di recente si è realizzato il passaggio di proprietà di due quotidiani regionali dalle mani di una società parte a sua volta di gruppi finanziari e industriali globali, a proprietà detenute da alcuni imprenditori con diverse attività radicate nel tessuto socioeconomico locale. Per q…

Sempre più spesso le cariche pubbliche, nelle istituzioni ma non solo, sono una carriera e non un servizio, un potere da conservare. Quindi chi crea consenso è sempre più importante, mano a mano che decresce il numero dei partecipanti alla vita sociale e politica e che il consenso ha una dimensione personale e non è determinato dall’adesione convinta a progetti condivisi se non, addirittura, costruiti insieme.

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