
Un comitato per difendere il territorio di Porpetto
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A Porpetto, Comune della Bassa Friulana, un gruppo di cittadini ha da poco costituito un Comitato denominato “No Polo Logistico-Difendiamo il territorio” con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità e di interessare gli Enti preposti riguardo a un progetto che potrebbe trasformare in modo irreversibile il proprio paese. Si tratta della realizzazione di un enorme complesso edilizio per la conservazione degli alimenti e di altri prodotti dell’E-commerce. L’edificio dovrebbe sorgere a circa 150 metri da case ed impianti sportivi; le dimensioni previste, come riportato nella delibera comunale n. 36 del 30 maggio 2024, sono impressionanti: una superficie coperta di 150.000 m2 per un’altezza massima di 20 metri, su un’area complessiva di 300.000 m2. Non esistono poli logistici di tali dimensioni in tutto il Friuli Venezia-Giulia.
Terreno agricolo sul quale dovrebbe sorgere il polo
Rendering del polo logistico
Alla prima assemblea del 30 gennaio scorso, hanno partecipato cittadini, rappresentanti dei Comuni limitrofi, ambientalisti, attivisti di Comitati del territorio e Consiglieri regionali, tutti preoccupati per le potenziali ricadute. In quella occasione è stato illustrato il progetto con i dati finora disponibili nella Delibera comunale, sostanzialmente incompleta.
Come si è venuti a conoscenza del progetto? La cittadinanza lo ha saputo grazie ad alcuni articoli pubblicati dalla stampa locale. Solo alcune associazioni e gli imprenditori locali, unici destinatari dell’attività informativa svolta dal Sindaco nei mesi scorsi, erano già a conoscenza del progetto. In particolare, avevano avuto modo di conoscere principalmente le ricadute positive per i benefici economici promessi al Comune, derivanti dalla tassazione e da eventuali compensazioni. Nessuna attenzione risultava rivolta ai potenziali problemi e alla sproporzione del complesso edilizio. Per questo motivo si è creato un Comitato di cittadini, deciso ad intervenire con una serie di osservazioni.
Che cosa prevede l’impianto della logistica?
- Innanzitutto prevede la cementificazione di un’area così vasta che, oltre alla perdita irreversibile di suolo agricolo, potrebbe comportare dei rischi alluvionali, su una zona umida come il territorio porpettese. A questo si aggiunge il potenziale effetto “isola di calore” sul microclima che comporterebbe l’aumento della temperatura locale.
- Il polo logistico, oltre allo sfregio paesaggistico, presenterebbe dei potenziali rischi per l’approvvigionamento dell’acqua dalla falda, unica risorsa idrica per i residenti.
- L’aumento del traffico pesante e veicolare indotto comporterebbe un impatto sulla salute pubblica per gli effetti dell’inquinamento atmosferico e acustico.
- Grave l’impatto climatico sull’ambiente indotto dall’aumento delle emissioni di gas serra.
- Tutti da calcolare i benefici millantati, se si considera il deprezzamento degli immobili residenziali a ridosso del polo e le spese potenziali che il Comune dovrà sostenere nel corso degli anni per servizi a fruizione dell’attività logistica.
Anche l’occupazione, circa 360 i posti di lavoro promessi, rappresenta un’incognita, se si considera che la Società che ha acquistato il terreno non sarà il committente finale e quindi l’interlocutore diretto per garantire le suddette assunzioni. Come noto, il personale impiegato nella logistica e nell’E-commerce è fornito di solito da cooperative. In un recente saggio di settore (1) pubblicato dall’Università di Urbino, si segnalano proprio le condizioni di lavoro, i rischi per la sicurezza e le incertezze sul trattamento contrattuale.
- Il terreno, per quanto possa sembrare “interessante” per la sua prossimità all’uscita autostradale, non è collegato via mare o rotaia, impendendone l’intermodalità, con conseguente aumento del traffico su gomma.
- Non è chiaro se sia stato presentato al Comune un piano di smaltimento/riqualificazione dell’immobile in caso di dismissione. Essendo l’E-commerce un mercato molto volubile, si rischia di ritrovarsi, tra un decina-ventina di anni con un ecomostro da smantellare a spese della collettività.
Già dopo la prima assemblea, molti cittadini hanno espresso il loro sostegno al Comitato e si sono impegnati in un’azione informativa. Gli striscioni “No polo logistico” lungo le vie del paese confermano l’atteggiamento della popolazione che ha compreso l’impatto ambientale e sociale dell’opera.
Quali sono le posizioni politiche sul tema?
Il gruppo consigliare di Minoranza si è detto contrario al progetto ed ha chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale urgente, la risposta si sta facendo attendere. Più pronta, invece, è stata la reazione del Consiglio Regionale; verrà, infatti, convocata a breve la 4° Commissione Permanente che si occupa di pianificazione territoriale, viabilità e tutela ambientale, su richiesta dello stesso Presidente di Commissione Alberto Budai, sorpreso che un progetto di tale rilevanza non fosse pervenuto in Regione.
Il Consiglio Regionale, nel corso degli anni, ha sviluppato dei piani strategici finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, in linea con le direttive U.E. e l’Agenda 2030. Il Piano Energetico Regionale (2) e la legge regionale 4/23 sulla transizione ecologica, con l’ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 47% entro il 2045, sembra orientarsi verso la riduzione del traffico commerciale su gomma. Il Piano di Governo del Territorio promuove la riduzione del consumo del suolo, la riqualificazione di capannoni dismessi e l’utilizzo di aree già destinate alla logistica attualmente sottoutilizzate. Il Piano di Sviluppo Strategico FVG (3) ha già individuato le macroaree di smistamento delle merci che sfruttano l’intermodalità, come la Zona Industriale Ausa Corno a 8 Km o l’Interporto di Cervignano del Friuli a 13 Km, e non ha inserito il Comune di Porpetto tra i 26 comuni destinati alla logistica semplificata.
Se allarghiamo lo sguardo sull‘Italia, la realtà in molte Regioni mostra tutt’altro orientamento. Il vuoto legislativo sulla gestione strategica del territorio ha lasciato spazio a numerose speculazioni edilizie in campo logistico e così lungo le principali autostrade fioccano immensi capannoni che rappresentano tuttora la prima causa di consumo di suolo. Secondo l’indagine ISPRA (4) Veneto, Lombardia e Puglia sono le Regioni d’Italia meno virtuose, con ricadute evidenti anche sul piano ambientale, sociale e sanitario.
Alcune polemiche sono sorte nei giorni scorsi sulla possibile correlazione tra la realizzazione della nuova Variante della S.P. 80, la recente costruzione di un distributore a idrogeno con annessa area di servizio e il progressivo sviluppo produttivo dell’area ad interesse logistico, terreno che attualmente è ad esclusivo utilizzo agricolo. Secondo questa ipotesi, ci potrebbe essere già una pianificazione dettagliata di espansione del settore logistico lungo la strada di competenza provinciale, proposta rimasta celata alla popolazione. Ciò non troverebbe fondamento, secondo le dichiarazioni delle precedenti Amministrazioni, che hanno sempre sostenuto come l’unica motivazione della Variante fosse la tutela della salute pubblica dei residenti sottoposti per anni ai disagi del traffico lungo la S.P. 80. I cittadini di Porpetto e dei comuni vicini ci sperano davvero.
Quali saranno le prossime mosse del Comitato?
La cittadinanza non ha nessuna intenzione di cedere a presunte opportunità di sviluppo logistico e dell’E-commerce e non è disposta a rinunciare alla propria identità di paese rurale. Per questo si batterà insieme al Comitato perché venga mantenuta la destinazione agricola del terreno e non ci si presti ad alcuna speculazione edilizia. A breve verrà avviata una petizione.
Fonti:
- “Studio sulle condizioni di lavoro nella logistica: tempo e salute”: A. Allamprese, O. Bonardi, Rivista Osservatorio Olympus Università di Urbino n. 2/2020 “Diritto della sicurezza sul lavoro”
- Piano Energetico Regionale FVG, allegato Delibera n.996 del 4/07/2024
- Dati ISPRA 2021 www.isprambiente.gov.it
- Zona logistica semplificata della regione Friuli Venezia-Giulia – Piano di sviluppo strategico allegato della Delibera n.1468 del 04/10/2024
Consigliere Comitato “No Polo Logistico – Difendiamo il territorio”
- Miriam Dosehttps://ilpassogiusto.eu/author/mdose/