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Numero 34 | 9 maggio 2025

Foto di Natalia Polanskaia
Foto di Natalia Polanskaia

Isonzo Soča, a volte ritornano


Non bisogna giudicare un libro dalla copertina, recita un famoso proverbio, ma è altrettanto vero che ogni regola ammette un’eccezione. L’ultimo numero di Isonzo Soča, il 119, ovvero il primo con la nuova veste grafica e la nuova proprietà, ma con una numerazione in continuità con il passato, è l’eccezione che conferma la regola.

Realizzato da Anton Spazzapan, il disegno in copertina si presta a molteplici interpretazioni. Tutte le suggestioni possibili, in ogni caso, rimandano alla persona di Dario Stasi, ideatore della rivista.

La sua mano come quella di un DJ che ha saputo, anticipando i tempi, far suonare la musica giusta in tempi in cui non era né facile, né scontato e, a dirla tutta, nemmeno appetibile per la gran parte delle persone (Dario Stasi records)?

Oppure, riprendendo un altro detto, ignorando che tra moglie e marito non si deve mettere il dito, Dario lo ha messo eccome nelle questioni transfrontaliere affinché cominciasse un reale scambio comunicativo tra i due paesi?

Qualcuno ci ha visto la mano di un alieno, perché in un certo senso Dario lo è stato con il suo pensiero coraggioso e pionieristico. Pensate che 35 anni fa fossero diffusi i pensieri di città unica che oggi tanto piacciono a (quasi) tutti?

E cosa sono quelle due spine? Cosa rappresentano? Forse una incomunicabilità e mancanza di collaborazione che tutt’ora, ahinoi, caratterizzano i rapporti istituzionali? Del resto, a questo proposito, molte sono le critiche che accompagnano GO!2025 da parte di chi crede che i coniugi di questo matrimonio celebrato con tutti i fasti, in verità, dormano in camere separate.

Ogni lettore può leggere nella copertina la sua propria visione, il disegno è geniale anche per questo, perché non confeziona un’idea preconcetta ma apre la porta a ogni sensibilità.

Nuovo numero, nuova serie

Ma veniamo alla presentazione. Se il 18 dicembre 2024 al Kulturni Dom per la presentazione del numero 118 un’ampia partecipazione di pubblico era quasi scontata, essendo dedicata sin dalla copertina realizzata dal famoso pittore Franco Dugo, al ricordo del suo fondatore Dario Stasi, non lo era affatto il 22 marzo scorso, stessa location, per la presentazione del numero 119 (lunedì 5 maggio analoga presentazione si è svolta alla Knjigarna Maks di Nova Gorica).

La rivista, fondata 35 anni fa da Dario Stasi, dunque ha ripreso il suo cammino, dando continuità alla testata e alla numerazione, ma innovando alcuni aspetti su cui vale la pena soffermarsi.

Il pregevole e corposo formato cartaceo è accompagnato dal sito internet https://www.isonzo-soca.it/ dove è possibile trovare tutti i testi tradotti in italiano, sloveno, tedesco e inglese.

Una carta vincente è la scelta del bilinguismo sloveno/italiano per ciò che concerne gli autori e del plurilinguismo per quanto riguarda i lettori. Non si tratta di una scelta banale: se prima gli articoli venivano tradotti (dall’italiano allo sloveno o viceversa), nella nuova veste ogni autore può contribuire nella lingua che preferisce, richiamando una pratica, quella del bilinguismo passivo, tanto cara a chi si augura davvero che prima o poi sul territorio sarà possibile capirsi senza interpreti o senza dover usare l’inglese. 

Ogni testo, tuttavia, può essere letto in quattro diverse lingue nel già citato sito https://www.isonzo-soca.it/ oppure attraverso un qr code collocato nella pagina dell’indice.

La proprietà è della famiglia Stasi che ha affidato il ruolo editoriale a Transmedia e tutta la costruzione dell’impianto legale a Boris Peric. Il direttore responsabile, come previsto dalle leggi italiane sulla stampa, è Andrea Bellavite e il con-direttore è Miha Kosovel di Nova Gorica, all’insegna di un’autentica transfrontalierità che ha sempre contraddistinto il giornale.

In occasione della prima riunione nell’inverno del 2024 l’impresa sembrava ardua e invece, grazie all’impegno e all’entusiasmo di un’assemblea generale bilingue, nel corso della quale si sono individuati i temi principali da trattare, il primo dei quattro numeri previsti per il 2025, è venuto alla luce.

Collaboratori e argomenti senza confine

I collaboratori del numero 119 sono numerosi e trattano temi di carattere internazionale o locale. Oltre a giornalisti e opinionisti di grande esperienza e competenza, hanno offerto la loro disponibilità anche valenti disegnatori e fotografi impegnati nel “fissare” – tra gli altri – i momenti salienti dell’Evropska prestolnica kulture. La grafica è curata da Zvone Kukec, professionista di Global, il mensile di Mladina. Una speciale menzione va a Peter Abrami, Katarina Vizintin, Francesca Jancig, Paolo Hmeljak e tanti altri, senza i quali non sarebbe stato possibile giungere alla presente pubblicazione.

Isonzo Soča intende informare su tematiche varie, con un taglio innovativo e assolutamente non superficiale. Soprattutto vuole stimolare il dialogo e il confronto, anche su tematiche scottanti.

Ci sono documentate e precise posizioni relativamente ai temi del momento, quali ovviamente le guerre e i genocidi, le manifestazioni dei giovani in varie parti del mondo. Non mancano tematiche relative alle questioni del territorio, dal delicato tema delle memorie, trattato sia dal punto di vista (tradizionale in Isonzo Soča) della rigorosa ricerca storiografica che da quello delle prese di posizione più politiche, come per esempio la mancata cancellazione della cittadinanza onoraria a Mussolini. 

È ricco di spunti relativi alla cultura locale, dalle riflessioni filosofiche sulla terra di confine alle problematiche ambientali, da un magistrale focus dedicato al ponte di Salcano al flauto dei Neanderthal, dalle tradizioni carnevalesche alle rubriche dedicate a cinema, libri, musica e arte contemporanea, dalla sottolineatura relativa a luoghi e volti del territorio alle iniziative laboratoriali e ai nuovi innovativi musei del Goriziano. C’è anche una pagina satirica con avvincenti vignette, spiritosamente denominata Corno/Koren.

La rivista è disponibile gratuitamente in luoghi pubblici selezionati di Gorizia e Nova Gorica. Inoltre, c’è la possibilità per associazioni e realtà del territorio di diventare Media Point ufficiale di ISONZO SOČA, accogliendo alcune copie della rivista nel vostro locale.

Per diventare Media Point di Isonzo-Soča o richiedere nuove copie della rivista è necessario compilare il modulo presente a questo link:

https://www.isonzosoca.it/media-point/.

Foto di Natalia Polanskaia
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Eleonora Sartori
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Consigliera comunale di NOI MI NOALTRIS GO! Forum Gorizia.

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