A Gorizia si demolisce l’ex ospedale civile per far posto ad un nuovo campus scolastico. È vera rigenerazione urbana?
Riprendiamo l’intervista all’arch. Romano Schnabl ospite di Marilisa Bombi a “Voci dal Confine”
C’è un luogo a Gorizia dove la storia della città si intreccia con quella dei suoi cittadini: è l’ex ospedale civile di via Vittorio Veneto, chiuso dal 2008. Un comprensorio ampio, stratificato, che ha visto nascere e morire generazioni di goriziani, ed è ora al centro di un progetto di demolizione totale. Al suo posto, un campus scolastico da milioni di euro, promosso dall’EDR e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
In un tempo in cui si parla tanto di rigenerazione urbana, sostenibilità e risparmio di suolo, Gorizia sembra scegliere la strada più rapida e meno lungimirante: quella della ruspa. Nessun vero dibattito pubblico, nessuna consultazione con le scuole, nessuna valutazione seria delle alternative possibili. E soprattutto, nessuna attenzione ai costi ambientali di una simile operazione: tonnellate di CO₂, polveri sottili, inquinamento acustico, traffico pesante in una zona densamente abitata e attraversata da attività sanitarie ancora attive.
Ma non tutti stanno in silenzio.
Nel nuovo episodio del podcast Voci dal Confine, l’architetto Romano Schnabl racconta perché ha scelto di dire no a questa demolizione. Non per ostacolare il cambiamento, ma per chiedere un futuro più sensato, costruito non sulla cancellazione ma sulla cura. Schnabl ha fondato un comitato civico che propone il recupero di alcuni edifici – come la chiesetta interna, le cappelle mortuarie, i padiglioni con le semicupole – e il riutilizzo dell’area a vocazione sanitaria e sociale, in un’ottica di reale servizio alla città.
L’intervista, schietta e appassionata, è anche un invito a ritrovare il senso della partecipazione civica, il diritto a essere informati e il dovere di interrogarsi sulle scelte che modellano il volto di una città.
Chi decide davvero cosa va abbattuto e cosa va conservato? E con quali criteri?
Questa puntata di Voci dal Confine è un tassello importante per capire che la memoria urbana non è un ostacolo allo sviluppo, ma la base da cui partire per costruire qualcosa di più giusto e condiviso.
Che cos’è Voci dal Confine
Voci dal Confine è un podcast narrativo nato a Gorizia, una città di frontiera che ha vissuto – e continua a vivere – sulla linea mobile della storia. Il progetto raccoglie storie vere, interviste, testimonianze e riflessioni sul passato e sul presente di un territorio segnato da confini visibili e invisibili.
Ogni puntata dà voce a persone che abitano il margine: architetti, storici, testimoni, artisti, cittadini attivi. Con uno stile intimo e documentato, Voci dal Confine cerca di cambiare lo sguardo sul mondo di ieri e su quello di domani.
Il podcast è ideato e curato da Marilisa Bombi. Lo puoi seguire qui:
https://open.spotify.com/show/0Yf80NwJnPJaoDWRs1Dm2i