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Numero 43 | 10 ottobre 2025

tagliamento dall'alto

Tiliment – Tagliamento tra arte e scienza: il fiume si racconta tra bellezza, memoria e consapevolezza


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Dal 20 settembre al 26 ottobre 2025, lo Spazio [A]tmosfera di Codroipo ospita Tiliment – Tagliamento tra arte e scienza, a cura di Giacomo Bassmaji è una mostra immersiva e multidisciplinare che invita a riscoprire il Tagliamento non solo come elemento naturale, ma come patrimonio culturale, scientifico ed emotivo.

Il Tagliamento: un fiume, mille storie

 La mostra “Tiliment – Tagliamento tra arte e scienza”, unisce tre artisti, Roberto Ghezzi, Eugenio Novajra e Renato Rinaldi, in un’indagine polifonica su questo fiume indomabile e identitario. Ognuno con il proprio linguaggio, ognuno a un livello diverso di immersione. Novajra lo osserva dall’alto, restituendone la struttura, l’ampiezza e la bellezza liquida attraverso fotografie e riprese aeree che rendono visibile ciò che al suolo si percepisce solo come flusso e mutamento. Rinaldi cammina lungo gli argini, ne ascolta i suoni, raccoglie memorie e voci in un paesaggio sonoro che fonde il paesaggio naturale con quello umano, evocando l’intimità, il mistero e le leggende del Tagliamento. Ghezzi, invece, vi entra fisicamente, lasciando che sia il fiume stesso a creare l’opera: nelle sue Naturografie, la tela diventa pelle viva, supporto su cui l’acqua, i sedimenti e il tempo scrivono la propria lingua silenziosa. Insieme, questi tre sguardi generano una geografia interiore del Tagliamento: non una descrizione, ma un’esperienza. 

“Tiliment” diventa così un dispositivo di ascolto, uno spazio liminale tra arte e scienza, tra documentazione e poesia, dove il fiume non è oggetto, ma soggetto. Un’opera collettiva che invita a riscoprire un patrimonio ambientale e culturale straordinario, fragile, da custodire. Un invito, soprattutto, a lasciare che sia la natura, per una volta, a raccontarsi da sé. Il Tagliamento non è solo un fiume, è un confine mobile, uno spazio soglia tra civiltà e natura, tra memoria e cambiamento. È il luogo in cui i friulani hanno costruito parte della propria identità, attraversato da storie intime e collettive, teatro di battaglie storiche e teatro delle prime esperienze, dei primi amori, delle prime fughe. È anche un luogo che esige rispetto e consapevolezza: le sue acque possono diventare pericolose, il suo paesaggio può ingannare. 

Ma è proprio in questa ambivalenza, tra bellezza e rischio, tra stabilità e mutamento, che risiede il suo fascino più profondo. “Tiliment” è anche un invito a pensare il paesaggio come luogo di responsabilità. Le opere esposte non raccontano solo l’estetica del fiume, ma ci parlano della sua vulnerabilità: l’impatto dell’uomo, il cambiamento climatico, la necessità di una tutela attiva. Il progetto si fa così narrazione ambientale, civile, politica. Un atto d’amore verso un fiume che non si lascia addomesticare, ma che chiede di essere ascoltato. E forse proprio da qui, da questo ascolto, può nascere un nuovo modo di abitare il territorio: più lento, più consapevole, più rispettoso.

Un laboratorio naturale e culturale: lo sguardo della scienza

Oltre all’approccio artistico, la mostra si arricchisce del contributo scientifico della ricercatrice Chiara Scaini, che definisce il Tagliamento un “laboratorio naturale per il mondo” e un caso di studio riconosciuto a livello internazionale.

È infatti l’unico fiume alpino europeo che ha conservato la sua morfologia naturale, ed è citato in oltre 6.000 pubblicazioni scientifiche.

È uno dei primi luoghi in cui sono stati riconosciuti scientificamente i servizi ecosistemici culturali: benefici immateriali come identità, spiritualità, educazione e ricreazione.

È un simbolo di convivenza difficile ma necessaria: molte comunità hanno dovuto adattarsi, spostarsi, ricostruire dopo le sue piene. Da qui nasce la socio-idrologia, una disciplina che analizza i fiumi non solo come entità fisiche, ma anche come spazi sociali, ecologici, etici.

Un invito all’ascolto e alla responsabilità

Come ha sottolineato all’inaugurazione Giacomo Trevisan, vicesindaco di Codroipo: “Il Tagliamento è parte integrante della nostra identità. Con questa mostra vogliamo rinnovare l’impegno per la sua tutela e valorizzazione, affinché le future generazioni possano continuare a vivere in armonia con esso.”

La mostra diventa così un invito a ripensare il paesaggio come responsabilità condivisa. Le opere esposte non sono solo contemplative, ma portano in sé la consapevolezza della vulnerabilità ambientale: parlano di cambiamento climatico, impatto umano, fragilità degli ecosistemi. Un atto d’amore e, insieme, un grido d’allarme.

  • Domenica 26 ottobre, ore 15:30
    Finissage della mostra Tiliment – Tagliamento tra arte e scienza
    Spazio [A]tmosfera

A seguire, ore 16:00:
Tagliamento bene comune: dall’arte all’impegno civile
Con CeVI, CeFAP, Tagliamento.org e attivisti locali
Biblioteca Civica Don Gilberto Pressacco

Uno spazio partecipativo

Alla fine della mostra, i visitatori troveranno una parete per lasciare post-it con riflessioni, emozioni, ricordi legati al fiume. Sarà anche disponibile un questionario per contribuire alla ricerca scientifica in corso.

Perché ogni sguardo conta. E ogni voce, come ogni goccia, costruisce il fiume.

Gli artisti in mostra

  • Roberto Ghezzi (1978, Cortona)
    Pittore e sperimentatore, autore delle Naturografie©. Collabora con istituti scientifici in Italia e all’estero. Attualmente è presente nel Padiglione Italia della 19ª Biennale Architettura.
  • Eugenio Novajra (1978, Torino)
    Fotografo professionista da oltre 30 anni. Ha esposto in tutto il mondo e vinto nel 2018 il Premio FVG Fotografia con “Berlino Altrove”.
  • Renato Rinaldi (1966, Codroipo)
    Compositore, attore, autore radiofonico. Lavora tra suono, ambiente e voce. Collabora con Radio Rai, portando in onda reportage e radiodrammi.
Tagliamento Tra arte e scienza
Tagliamento Tra arte e scienza

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