Piano Strategico per le Aree Interne: per i Vescovi è un “suicidio assistito”
Pubblichiamo la “Lettera aperta al Governo e al Parlamento”, sottoscritta a conclusione dell’annuale convegno dei Vescovi delle Aree interne. Il documento, firmato al momento da 140 tra Cardinali, Arcivescovi, Vescovi e Abati, resta aperto per ulteriori adesioni. Il testo sarà consegnato all’Intergruppo Parlamentare “Sviluppo Sud, Isole e Aree Fragili”.
Il documento presenta una lettera aperta al Governo e al Parlamento firmata da oltre 140 tra Cardinali, Arcivescovi, Vescovi e Abati italiani, esprimendo una profonda preoccupazione per il futuro delle Aree Interne. I Vescovi criticano il Piano Strategico Nazionale che sembra accettare il declino demografico come inevitabile, definendolo un “suicidio assistito” per queste regioni. Sottolineano come la comunità ecclesiale sia una delle poche realtà ancora capillarmente presenti, promuovendo iniziative per favorire la “restanza” e la coesione sociale. La lettera sollecita un cambio di narrativa e un approccio più ottimistico, chiedendo di valorizzare le risorse locali, incoraggiare il ripopolamento e implementare soluzioni innovative per invertire la tendenza allo spopolamento. L’obiettivo è prevenire non solo la perdita di un prezioso patrimonio umano e culturale, ma anche il rischio di disastri ambientali e la distruzione di beni artistici unici.