
Codroipo guarda al futuro: verso un nuovo Piano Regolatore più semplice, verde e partecipato
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A 28 anni dall’ultima adozione, l’Amministrazione Comunale di Codroipo ha avviato una profonda revisione del Piano Regolatore Generale Comunale. Il nuovo impianto urbanistico punta su un equilibrio tra tradizione e innovazione, sostenibilità e vivibilità, restando fedele a un principio guida: costruire il futuro con fiducia, visione e comunità, come sottolineato nel recente incontro pubblico tenutosi in biblioteca comunale con i professionisti del territorio.
Una base solida da cui ripartire
L’attuale piano, approvato nel 1997 e firmato dall’architetto Zampese, ha garantito al Comune uno sviluppo ben regolato, con un controllo virtuoso del territorio che oggi pone Codroipo tra i Comuni più ordinati e organizzati della Regione Friuli Venezia Giulia. Su questa base solida si è iniziato a costruire, con l’adozione all’unanimità nel 2023 delle linee guida, una variante che guarda al futuro, con l’obiettivo di adattarsi ai nuovi trend demografici, economici e ambientali.
I principi ispiratori della variante
Il nuovo piano si fonda su alcuni principi chiave:
- Semplificazione normativa e maggiore chiarezza per cittadini e professionisti.
- Contenimento del consumo di suolo, puntando sul riuso dell’esistente e sull’efficienza dei sistemi urbani.
- Adattamento ai cambiamenti climatici, con strategie ecologiche coerenti con il Piano Paesaggistico Regionale (PPR).
- Verde urbano e cuscinetti ambientali tra zone agricole e abitate.
- Analisi dei piani di settore, tra cui commercio, traffico e mobilità sostenibile (Biciplan), per una pianificazione integrata e realistica.
I centri storici al centro del progetto
Nelle Zone A (centri storici), saranno eliminate le procedure complesse dei piani particolareggiati: le nuove zone A0 saranno attuabili direttamente con normativa flessibile basata su criteri di qualità urbana. I vincoli di conservazione saranno mantenuti per le quinte stradali e gli spazi pubblici, mentre per le aree private sarà favorita una maggiore libertà d’intervento. Rimarranno i Piani Attuativi Comunali (PAC) per la piazza Garibaldi, Passariano, Rivolto e Zompicchia.
Un abaco illustrativo raccoglierà esempi positivi da seguire ed errori da evitare. Le proposte progettuali verranno valutate da una commissione urbanistica o edilizia (in fase di definizione), avviando una nuova sinergia tra tecnici, amministratori e professionisti.
Per le A04, è prevista la possibilità di demolire e ricostruire con perizia asseverata che garantisca il recupero della storicità architettonica.
Spazio al verde, alla qualità ambientale e alla produzione agricola
La variante amplia le aree verdi come elementi di cuscinetto e benessere urbano, prevede la tutela dei viali alberati e l’introduzione di corridoi ecologici connessi alle aree agricole e naturali. Si ipotizza la nascita di un Parco comunale nell’area delle Risorgive, che unisca valore ambientale, gestione partecipata e potenzialità turistiche.
Le zone produttive agricole verranno aggiornate secondo i morfotipi territoriali, a garanzia della sostenibilità paesaggistica e funzionale.
Razionalizzazione e riuso delle aree edificabili
Le Zone B (zone di edilizia residenziale di completamento) saranno fortemente ridotte, mentre per le Zone C (zone di edilizia prevalentemente residenziale di espansione) si prevede di eliminare dal piano ciò che è rimasto inattuato, riportandolo a livello di pianificazione strutturale. Nelle Zone H, che comprendono le aree artigianali e direzionali lungo l’asse della Statale 13, la variante punta su una maggiore flessibilità funzionale (rapporto 60/40 tra artigianato e servizi), promuovendo il riutilizzo dei volumi esistenti e una razionalizzazione del traffico.
Un piano per tutti, costruito con tutti
L’intenzione dell’Amministrazione Comunale è quella di adottare il Piano in Consiglio Comunale entro fine 2025. La variante al Piano Regolatore rappresenta non solo un atto tecnico, ma una vera occasione di coinvolgimento della comunità: un progetto condiviso che guarda alle prossime generazioni e alla qualità della vita urbana. Come emerso durante l’incontro pubblico, il lavoro è appena iniziato: ora serviranno confronto, dialogo e collaborazione tra amministratori, tecnici, cittadini e professionisti per disegnare insieme la Codroipo di domani.
Nel 1975, a 19 anni, è stato il più giovane assessore d’Italia; dal 1993 al 1999, è stato Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici del Comune di Codroipo. In quel ruolo ha contribuito ad importanti progetti per la città, dalla Prima Variante generale del Piano Regolatore alla nuova Biblioteca Civica. Già dirigente di una multinazionale, dal 2016 al 2022 è stato Presidente della ASD Polisportiva Codroipo e dal 2022 è Sindaco del Comune di Codroipo.
- Guido Nardinihttps://ilpassogiusto.eu/author/gnardini/