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Numero 42 | 26 settembre 2025

CeVI, giovani volontari e volontarie dal Friuli alla Bolivia ed al Brasile

CeVI, giovani volontari e volontarie dal Friuli alla Bolivia ed al Brasile


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Si è conclusa oggi la formazione specifica per i volontari e le volontarie del Servizio Civile Universale in partenza ad ottobre per i progetti CeVI in Bolivia e Brasile. 

In questa cornice, abbiamo organizzato una serie di eventi, parlando di lingue e migrazioni, di acqua e di intercultura. Abbiamo ascoltato voci, reali ed immaginarie, di chi è partito e di chi è tornato. Abbiamo visto le testimonianze di chi lotta ogni giorno per ciò che dovrebbe essere garantito come diritto fondamentale, l’acqua.

Siamo statə insieme per condividere e per ispirarci, in un tempo in cui bellezza ed emozioni sono tra le poche cose che non possono essere privatizzate, violate o infrante.

Lunedì abbiamo aperto questa rassegna con una serata speciale, in cui abbiamo banchettato insieme al prof. Floramo in compagnia del vino Aquileiese, per poi parlare, in un vero e proprio simposio platonico, di Friuli, di viaggio, di incontro fra culture, di matrie invece che di patrie, e di tanto, tanto altro ancora.

Ricordando l’insegnamento di Platone, che la verità si può raggiungere solo nel dialogo con l’altro, nel confronto con l’alterità.

L’evento è parte del progetto RenContres, Festival del dialogo interculturale e della cooperazione internazionale del Friuli – Venezia Giulia.

Martedì abbiamo ospitato il concerto di Nicole Coceancig e della sua band, che ci hanno raccontato di Zohra. Il concept album di Nicole Coceancig ci ha fatto riflettere, ci ha fatto riflettere in lingua friulana. Una lingua che è stata usata nella nostra storia recente da persone che hanno abbandonato la loro terra per raggiungere luoghi lontani, e che in questo lavoro ci ha restituito con intensità la storia di una migrante di oggi, Zohra. 

Ci siamo chiestə, neanche ricordandoci che noi stessi siamo stati migranti, riusciamo ad avere empatia per chi si sposta oggi? Neanche considerando che l’umanità si è sempre spostata, e sempre si sposterà, possiamo considerare normale delle migrazioni? Neanche avendo la certezza matematica che, a causa di guerre e cambiamenti climatici le migrazioni aumenteranno, riusciamo a considerarle una necessità?

Nemmeno considerando le altre culture come una ricchezza, riusciamo a godere della loro presenza? 

“Astro possente! Che sarebbe la tua felicità, se non avessi coloro ai quali risplendi!” esclamava lo Zarathustra di Nietzsche al sole. Che cosa saremmo noi, se non avessimo l’altro nel quale rispecchiarci, se non avessimo i suoi occhi nel quale vedere il riflesso dei nostri?

L’evento è parte del progetto RenContres, Festival del dialogo interculturale e della cooperazione internazionale del Friuli – Venezia Giulia.

Giovedì sera eravamo al Visionario, per l’evento Aghis Nestris. Acque nostre, in cui abbiamo proiettato:

Quando abbiamo smesso di avere paura.
La Guerra dell’acqua 25 anni dopo.
Durata: 25 min Bolivia, 2024 Regia: Dino Garzoni

La Guerra dell’Acqua del 2000 (Cochabamba – Bolivia) raccontata a “mente fredda” 25 anni dopo dai protagonisti che, da diverse posizioni, hanno preso parte a questo evento storico. Da quei ricordi ancora vivi fino al presente, una riflessione sui risultati a lungo termine del conflitto e sulle nuove sfide che si presentano oggi, di fronte alle quali l’indignazione e il bisogno di cambiamento di 25 anni fa diventano qualcosa di più che semplici ricordi.

Oltre la cortina verde
Durata: 28 min Brasile, 2020 Regia: Clebson Souza. Produzione CAV. 

A seguire, lo sguardo si è spostato dalla Bolivia al Brasile con il documentario “Oltre la cortina verde” dei registi Caio Silva Ferraz e Paulo Plá, una produzione del CAV – Centro de Agricultura Alternativa Vicente Nica (@cavjequi). Un racconto potente delle comunità contadine dell’Alta Valle di Jequitinhonha che resistono all’espansione delle monoculture di eucalipto, difendendo la loro terra, l’acqua e il diritto al futuro.

Partire, ascoltare, tornare: storie dal mondo

Abbiamo riflettuto sul fatto che l’acqua è vita, da alcune culture, come quella andina, è considerata perfino un ser vivo, un essere vivente. Ma qualcuno la ruba. Se ne appropria. La privatizza. Almeno finché le comunità non si organizzano per rifarne quello che era all’origine, e, speriamo, sarà per sempre: un bene comune.

È stato un viaggio tra Bolivia e Brasile, tra Cochabamba e l’Alta valle dello Jequitinhonha.

Dopo la proiezione, abbiamo ascoltato le voci delle volontarie e dei volontari del Servizio Civile del CeVI, appena rientrati dopo un anno trascorso accanto a queste comunità. Un’esperienza che ha permesso loro di vedere da vicino i percorsi di resistenza e le pratiche quotidiane di difesa dei beni comuni. Infine, è seguito un breve ed emozionante foto reportage di Danilo de Marco sulla Bolivia.

L’evento è stato realizzato il patrocinio del Comune di Udine e con il supporto di: Fondazione Riformismo FVG, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Infine, venerdì alla terza edizione di Voci dai Continenti abbiamo ascoltato la restituzione dei volontari e delle volontarie che hanno svolto il Servizio Civile Universale col CeVI in Bolivia e Brasile, che hanno raccontato le loro esperienze a tutti e tutte noi e in particolare alle volontarie e ai volontari in prossima partenza.

Dopo un momento conviviale la serata si è conclusa con il concerto dei Cinque Uomini Sulla Cassa del Morto, che hanno portato sul palco un repertorio che è un viaggio: canti che parlano di comunità, di resistenza, di memoria, ma anche di festa e di incontro. Un ottimo modo di concludere i nostri incontri di settembre, celebrando insieme ciò che ci unisce: la memoria che custodiamo e la speranza che ci accompagna.

Ci siamo salutatə, augurando ai volontari e alle volontarie un anno ricco di ascolto, incontro, bellezza.

Aspettando il loro ritorno, fra un anno, per la quarta edizione di Voci dai Continenti, in cui sarà presente anche il prof. Floramo per accogliere i nostri e le nostre, ricordiamo che è aperto, fino al 15 ottobre, il bando del Servizio Civile Ambientale, un anno di volontariato che si può svolgere insieme a noi a Udine, portando percorsi di educazione alla cittadinanza globale nelle scuole – giustizia climatica, acqua bene comune, economia solidale, intercultura e decolonizzazione – organizzando eventi sul territorio, e tanto altro ancora.

Se sei interessatə, o se conosci qualcunə, visita il nostro sito o i nostri social per maggiori informazioni!

https://www.cevi.ngo/

https://www.instagram.com/p/DO8Mw4Zjc7e/

Edoardo Rizzo
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Edoardo Rizzo – Nato nel 1996, vive a Tarcento. Laureato in Filosofia all’Università di Padova, lavora al Centro di Volontariato Internazionale di Udine. 

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