Bruno Lauzi in marilenghe
2005 In Marilenghe – Bruno Lauzi e AA. VV. (Numar Un, BL 8-05) (autore e produttore discografico per la Numar Un). Alberto Zeppieri.
“…da sempre amo esprimermi con lingue e dialetti del mondo che, per fortuna, imparo facilmente. Avevo già cantato in genovese, portoghese, napoletano, francese e inglese… avvicinandomi così in modo diretto alle espressioni più vere delle relative culture ed al genuino animo della gente. quasi un percorso obbligato immaginarmi anche cantare con la musicalità del friulano…”
Nel 1962 Bruno Lauzi pubblica il suo primo disco con il nome Miguel e I Caravana che include due brani in genovese: “O Frigideiro” e “A Bertoela”.; due anni prima aveva scritto il Rock & Roll “Bella” per Giorgio Gaber, una canzone oggi quasi inascoltabile ma che allora andava di moda. (Prova ad ascoltare qui )
Cresciuto a Genova, con Umberto Bindi, Luigi Tenco, Gino Paoli e Fabrizio De André, Bruno Lauzi (1937 – 2006) appartiene alla scuola genovese dei cantautori che ha dei precedenti Jazz con Gorni Kramer e Natalino Otto e di cui sarebbe opportuno parlarne più approfonditamente un’altra volta vista l’ampiezza culturale del fenomeno.
La musicalità del friulano Lauzi l’ha sentita e studiata probabilmente a Milano con Alberto Zeppieri più conosciuto in Friuli con il nome di Toni Merlot, in occasione della preparazione del CD registrato a Cavalicco da Amerio nella sala di registrazione Artesuono Recording Studios il 12 giugno del 2005. Il lavoro precedente al disco mi è stato illustrato da Alberto Zeppieri stesso grazie alla mediazione di Moreno Micoli dell’Angolo della Musica di via Leonardo da Vinci in Udine, con una telefonata nelle isole di Capo Verde dove Toni risiede.
Quattro brani in perfetto friulano
I brani che Bruno Lauzi canta in perfetto friulano sono quattro: Il Poete, L’Ufici in Rive Al Mar, La Cjase Tal Prat e, con Mogol ed il Coro la Gioconda di Udine il brano di Lucio Battisti La Acuile.
La cantante ed attrice Miranda Martino, originaria di Moggio Udinese e trasferitasi da giovane a Roma, contattata da Zeppieri canta O Tornarai di Lauzi. Lino Straulino e Loris Vescovo, pur modificando il testo originale cantano rispettivamente Jo E Il Mar e Veline (Ondina) sempre di Lauzi; Straulino è particolarmente ispirato e commosso mentre Loris fa un ritratto di Ondina_ Velina con una sensibilità vocale che pare vederla dal vivo, da sottolineare l’accompagnamento dell’orchestra diretta da Valter Sivilotti. La voce calda di Cristina Mauro in Gjenue E La Lune risolve un brano di difficile esecuzione. Il valzer lento la cui armonica ricorda la canzone francese Il Tuo Amor è eseguito da Cristina Drioli. Gabriella Gabrielli e Marnit & Sonvilla cantano rispettivamente Fantate Di Jù e Cjante Pe Americhe brani riferentesi all’immigrazione. La Donna Del Sud è una canzone fra le più belle che Lauzi abbia mai scritto e Gabriella la interpreta con voce decisa e sonora. Il duo Marnit e Sonvilla sogna un continente lontano e lo descrive con la sensibilità delle loro voci. Storia e Psicogeografia.
Le Métèque (Il Forest. Lo Straniero) tradotto in italiano da Bruno Lauzi e cantato da Luigi Maieron in friulano è un brano di Georges Moustaki, anche lui un poeta, compositore di famose canzoni in francese, italiano e spagnolo. Viva la Libertà cantata da Rocco Burtone, artista poliedrico, viene arrangiata in modo diverso dall’originale inserendo l’intervento dei sassofoni, parlata e cantata nel ritornello.
Alberto Zeppieri alias Toni Merlot canta con il coro la Gioconda la divertente canzone della Copassute che Lauzi scrisse per i bambini e fu eseguita nella trasmissione Lo Zecchino d’Oro in televisione.
Gli arrangiamenti dei brani studiati dal direttore dell’orchestra Valter Sivilotti ed eseguiti da ottimi musicisti sottolineano un’atmosfera di volta in volta diversa e sempre particolarmente originale: mi riferisco ad esempio alla coda musicale del brano cantato da Lino Straulino.
Di seguito elenco i componenti dell’Orchestra Canzoni di Confine, Valter Sivilotti _ arrangiamenti, direzione, piano, rhodes, hammond; Denis Biason _ chitarre: Danilo Gallo _ contrabbasso; U.T. Gandhi _ batteria, percussioni: Didier Ortolan, Nevio Zaninotto, Alex Sebastianutto _ sassofoni: Lucia Clonfero, Simone D’Eusanio, Valentino Dentesani, Marco Favento, Pietro Gus, Nicola Mansutti, Domenico Mason, Giulia Tavano _ violini: Daniela Bon, Elisa D’Agostini, Rosanna Romagnoli _ viole; Martina Bertoni, Mara Grion, Patrick Monticoli _ violoncelli; Fabio Serafini _ basso; Giorgio Fritsch _ timpani, vibrafono; Daniela Brussolo _ flauti; Angela Cavallo _ oboe, corno inglese; Piero Ricobello _ clarinetti; Dario Braidotti _ fagotto; Roberto Santagati, Stefano Flaibani _ trombe; Andrea Liani, Mauro Verona _ corni; Matteo Morossut _ trombone basso; Sebastiano Zorza _ fisarmonica.
Una copia del CD è ancora in possesso di Moreno Micoli all’Angolo della Musica di Udine, ed è auspicabile che si possa replicare in più copie, comunque i brani si possono ascoltare sui programmi dal computer.
Lo spettacolo fu organizzato da Alberto Zappieri ed ebbe luogo all’Auditorium Zanon di Udine, uno spazio che i musicisti prediligono per la qualità acustica, il giorno 1 aprile 2006 due giorni prime della festa del Friuli.
Residente in Friuli sono nato a Pieve di Cadore, sono un architetto ed insegnante ancora attivo. Collaboro con Radio Onde Furlane da oltre trent’anni.
- Corrado Della Liberahttps://ilpassogiusto.eu/author/cdellalibera/
