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Numero 44 | 24 ottobre 2025

Fiume Noncello

Ancora un Contratto di Fiume: il Noncello


Ai già numerosi contratti di fiume avviati nella regione lo scorso 14 ottobre si è aggiunta la sottoscrizione del Contratto di Fiume del Noncello, corso d’acqua che attraversa l’area urbana di Pordenone e interessa il territorio circostante dei Comuni di Cordenons, dove ha origine, e di Porcia, dove confluisce nel Meduna.

Il fiume, che conserva alcuni tratti di ambiente fluviale naturale che svolgono una importante funzione ecologica, ha avuto un ruolo significativo nella storia della città di Pordenone: prima porto fluviale e poi, con l’avvento dell’epoca industriale, le sue acque hanno fornito l’energia per lo sviluppo nei settori del tessile, della ceramica e della carta.  

Il Noncello per decenni è stato al centro di iniziative di tutela e valorizzazione e di progetti ambientalmente discutibili che non hanno mai trovato concreta attuazione. Solo ora, con la conclusione del processo di formazione del contratto di fiume, si pongono le basi per l’avvio di concrete azioni sostenibili. 

Il Contratto di Fiume è un processo di programmazione negoziata e partecipata, basato sull’adesione volontaria e finalizzato alla tutela ambientale, alla sicurezza idraulica, alla gestione delle risorse e alla valorizzazione dei territori fluviali, anche dal punto di vista socio-economico. 

I contenuti del Contratto di Fiume mirano a tutelare la biodiversità e contrastare le specie invasive, migliorare la qualità delle acque e la sicurezza idraulica, valorizzare il paesaggio e il patrimonio culturale, promuovere la mobilità lenta e la fruizione sostenibile, diffondere la cultura dell’acqua e la divulgazione ambientale.

Il percorso partecipato è stato molto rapido (solo poco più di due anni) e ha coinvolto complessivamente 36 soggetti sottoscrittori, comprendenti i tre comuni di Pordenone, Cordenons e Porcia, Regione, Autorità di Bacino, Consorzio di Bonifica, enti pubblici, associazioni professionali, privati, scuole e associazioni ambientaliste.

Il processo partecipativo

L’iter è stato avviato nel 2023 con una prima fase intensa di dibattiti e confronti che hanno messo subito in evidenza visioni a volte contrastanti degli attori interessati rispetto alle tematiche di tutela e valorizzazione del Noncello, ma che hanno permesso di concentrare il focus sulle criticità quali il rischio idraulico e geomorfologico, la conservazione della biodiversità e gli elementi con potenziali impatti negativi.  A poco a poco si è pervenuti a intenti condivisi con la definizione dello scenario di medio-lungo termine. 

Tale condivisione è stata formalizzata, a fine 2023, con il Documento d’Intenti che contiene le motivazioni e gli obiettivi generali, le criticità da risolvere e la metodologia di lavoro.

Successive riunioni, laboratori e interviste dirette o tramite questionari rivolti ai portatori d’interesse, anche con l’uso dell’analisi Swot, hanno messo in evidenza i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce per giungere ad un modello di sviluppo sostenibile ed integrato definito, nel 2024, nel Documento Strategico. 

Tra gli ambiti tematici della strategia sono stati individuati la sicurezza idraulica e gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, la qualità e quantità delle acque, la tutela paesaggistica e naturalistica, la rete ecologica, i beni culturali e la mobilità lenta, la cultura e la conoscenza del territorio, lo sviluppo economico, la promozione della cultura dell’acqua e l’incontro con le persone, con l’obiettivo di creare una comunità del fiume Noncello.

Le azioni

In coerenza con il Documento Strategico è stato elaborato il Piano delle Azioni di breve periodo che ha visto coinvolti, per ciascuna di esse, uno o più dei vari soggetti firmatari. Tra le 33  azioni proposte, validate dall’Assemblea del Contratto, le maggiormente significative, oltre a quelle numerose di sensibilizzazione, educazione ambientale e cittadinanza attiva, sono il ripristino della continuità fluviale, i monitoraggi della fauna, della vegetazione ripariale e della sicurezza idraulica, la realizzazione di percorsi naturalistici con segnaletica interattiva, punti di osservazione per il birdwatching, percorsi per la mobilità lenta e infopoint lungo il fiume, la promozione della cultura dell’acqua, gli interventi di miglioramento della rete fognaria e degli impianti di depurazione e  la realizzazione dell’Ecomuseo del Noncello.

Per quanto attiene la sicurezza idraulica, coordinata dall’Autorità di Bacino, di rilievo la promozione delle attività dell’osservatorio dei cittadini e la condivisione del Piano di Protezione civile comunale.

Tutti i soggetti interessati, inclusi gli Enti pubblici e i privati, con la sottoscrizione del Contratto, nella forma dell’accordo di programmazione strategica negoziata, si impegnano a perseguire gli obiettivi contenuti nel Documento strategico e a realizzare le azioni concordate, rispettando le politiche comunitarie e nazionali per la gestione sostenibile dei bacini idrografici, contribuendo alla protezione e valorizzazione del fiume Noncello.

L’attuazione del Contratto di Fiume

La sottoscrizione del Contratto di Fiume del Noncello, dunque,  non ne esaurisce il compito ma anzi è il punto di partenza della sua concretizzazione che (in continuità con il processo partecipativo adottato per l’identificazione dei problemi, la definizione delle azioni e la loro realizzazione) necessita dell’attivazione di un sistema di controllo e monitoraggio periodico per la verifica dello stato di attuazione e della qualità della partecipazione e dei processi deliberativi, fondamentale per conseguire risultati concreti e duraturi.

Renato Marcon
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Presidente di Legambiente Circolo Fabiano Grizzo Aps di Pordenone

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