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Numero 42 | 26 settembre 2025

Bilancio Partecipativo Dolina
Bilancio Partecipativo Dolina

A Dolina un esperimento di bilancio comunale partecipato


Lo scorso 11 giugno un pubblico attento ha assistito alla presentazione del progetto di bilancio partecipativo del Comune di San Dorligo della Valle – Dolina, primo e unico comune della regione ad adottare questo strumento rivoluzionario di partecipazione diretta. L’evento, che ha visto la partecipazione del Sindaco Aleksander Coretti, dell’Assessore Michele Di Donato e dei consulenti di The Field Società Cooperativa, Vid Tratnik e Duna Viezzoli, si è trasformato in un vero e proprio momento di confronto democratico, con numerose domande e interventi da parte della cittadinanza.

“Uno degli obiettivi del mandato di questa Amministrazione è quello di cambiare il metodo con cui si arriva a prendere certe decisioni”, ha esordito il Sindaco Coretti davanti ad una platea partecipe: “Vogliamo coinvolgere in un confronto sempre crescente tutti gli uffici e, in modo progressivo, anche i singoli cittadini attraverso i consigli di frazione e il processo del bilancio partecipativo. Il concetto è semplice: l’Amministrazione Comunale si astiene dal decidere come impiegare una parte del bilancio e lascia che siano i cittadini a esprimersi sulle priorità. La filosofia di fondo è quella di ribaltare la piramide decisionale: la scelta proviene dal basso e non dall’alto”. Il primo cittadino ha delineato una visione ambiziosa di comunità basata su “condivisione, presenza ed ascolto”, sottolineando come sentirsi comunità significhi “condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Significa voler stare dentro un futuro comune, da costruire insieme”. Una filosofia che non si limita alla retorica ma si traduce in azioni concrete, come dimostra l’attivazione immediata della piattaforma digitale dedicata al progetto.

I tempi e i modi del progetto

Duna Viezzoli di The Field Società Cooperativa ha illustrato nei dettagli il funzionamento pratico dello strumento, non nascondendo l’entusiasmo per l’iniziativa: “I cittadini e le cittadine di Dolina sono veramente fortunati in questo momento. In questo scenario di crisi in cui ci troviamo tutti i giorni, credo che una scelta del genere sia davvero coraggiosa da parte di un’amministrazione comunale. Vorrei veramente essere residente in questo comune per poter partecipare anch’io”.

I numeri del progetto certificano l’inizio del cambiamento: circa 80-90mila euro, pari all’1% del bilancio comunale, che saranno investiti secondo le priorità scelte direttamente dai residenti maggiorenni. La piattaforma digitale bregpart.eu è attiva da oggi e rimarrà aperta per la presentazione delle proposte dall’11 giugno al 15 ottobre 2025. Le votazioni si svolgeranno dal 16 al 30 novembre 2025, mentre il 3 dicembre, nello stesso teatro che ha ospitato la presentazione, saranno proclamati i progetti vincitori che dovranno essere realizzati entro 18 mesi.

Ogni cittadino avrà diritto a un voto con un massimo di tre preferenze, potendo così sostenere più progetti contemporaneamente. Le proposte dovranno avere un valore compreso tra i 3mila e i 10mila euro IVA inclusa, rispettando i requisiti di cantierabilità che saranno valutati da una commissione mista tra amministrazione e cittadini.

Una scelta amministrativa diffusa nei Comuni sloveni

Vid Tratnik ha poi offerto una prospettiva storica e internazionale dello strumento, partendo dalle origini: “Il primo bilancio partecipativo è stato proposto a Porto Alegre nel 1989, in un momento di grande sofferenza, di crisi economica, di povertà. L’amministrazione comunale disse che non sapevano più cosa fare e decisero di attivare quella che è la risorsa dell’intelligenza della comunità per risolvere le questioni insieme”. Dal Brasile degli anni ’80, lo strumento si è diffuso globalmente: dalle mille esperienze del 2004 riconosciute dalle Nazioni Unite, si è arrivati a oltre 11mila comuni nel mondo che adottano forme di bilancio partecipativo, di cui 4mila in Sud America e 4mila in Europa. Particolarmente significativa l’esperienza slovena, iniziata nel 2019 e cresciuta fino a coinvolgere 64 comuni sui 212 totali, quasi un terzo del territorio nazionale. L’esempio di Capodistria, comune confinante, dimostra la maturazione dello strumento nel tempo: “Il primo anno c’era abbastanza scetticismo, con solo il 5-6% di partecipazione al voto. Dal secondo anno in poi la partecipazione si è alzata molto, diventando uno strumento molto sentito. L’ultima edizione ha registrato 18.000 voti”, ha spiegato Tratnik, che ha personalmente contribuito all’implementazione del progetto nella città istriana.

Ecco cos’è la “sussidiarietà orizzontale”

L’Assessore Michele Di Donato ha inquadrato l’iniziativa in una strategia più ampia di rafforzamento della democrazia locale, illustrando come il bilancio partecipativo si integri con i consigli di frazione, approvati nel mese di aprile: “Sono strumenti molto importanti per rafforzare la democrazia locale e la partecipazione dei cittadini. I consigli di frazione sono come delle circoscrizioni a livello del singolo paese che collaborano con l’amministrazione comunale per migliorare la qualità della vita e raccogliere le proposte dei cittadini”. Di Donato ha sottolineato l’importanza della “sussidiarietà orizzontale”, ovvero nello specifico del territorio la collaborazione tra istituzioni, cittadini, associazioni culturali, comunelle, organizzazioni giovanili e parrocchie: “Se lavoriamo tutti insieme possiamo raggiungere obiettivi che magari da soli non possiamo raggiungere. Sono convinto che se collaboriamo tutti insieme possiamo raggiungere obiettivi importanti per il benessere di tutta la comunità”.

Un modello per rilanciare la partecipazione

L’iniziativa di Dolina si configura come un vero e proprio laboratorio di democrazia partecipativa per il Friuli Venezia Giulia. La scelta di un comune di piccole dimensioni di adottare uno strumento così innovativo, supportato da una piattaforma digitale avanzata e da un percorso strutturato di accompagnamento, potrebbe ispirare altri enti locali della regione. La presenza di uno sportello dedicato in comune per supportare la fase di progettazione, la trasparenza del processo decisionale e il monitoraggio costante dell’implementazione dei progetti vincitori rappresentano elementi di garanzia che potrebbero convincere anche i più scettici dell’efficacia dello strumento. Durante la serata, numerose sono state le domande del pubblico, segno di un interesse concreto e di una voglia di partecipazione che lascia ben sperare per il successo dell’iniziativa. I cittadini hanno mostrato particolare attenzione agli aspetti pratici del processo, dalla modalità di presentazione delle proposte ai criteri di valutazione, dalla trasparenza delle votazioni al monitoraggio dei progetti vincitori.

Come sottolineato dal Sindaco Coretti, il bilancio partecipativo non rappresenta un esperimento isolato ma il primo passo verso una governance più inclusiva e trasparente. L’amministrazione ha già previsto l’avvio di un nuovo ciclo nel secondo anno, rendendo la partecipazione civica una componente strutturale della gestione pubblica locale. La sfida lanciata è ambiziosa: trasformare 80mila euro in progetti concreti scelti direttamente dai cittadini, dimostrando che la democrazia dal basso non è solo un’utopia ma una realtà praticabile. I prossimi mesi diranno se Dolina riuscirà a fare davvero scuola, diventando il modello di riferimento per una nuova stagione di partecipazione democratica in Friuli Venezia Giulia.


La piattaforma bregpart.eu è attiva e aspetta le prime proposte. La rivoluzione democratica di Dolina è ufficialmente iniziata.

San Dorligo della Valle.
San Dorligo della Valle.
Giulia Basso
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Giornalista professionista ed esperta in comunicazione, si occupa di temi d'attualità, cultura, scienza ed economia per testate locali e nazionali, svolge attività di ufficio stampa e collabora a Le Guide di Repubblica su temi culturali ed enogastronomici.

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