
Tagliamento, 2 novità
Il dibattito per decidere come preservare la naturalità del Tagliamento e determinare condizioni ottimali di prevenzione del rischio continua, tra occasioni di seria riflessione e cadute tragicomiche.
Fra le prime va annoverato il convegno, largamente partecipato, svoltosi ad Enemonzo il 4 di gennaio con il patrocinio di alcuni Comuni della val Tagliamento, dove sono intervenuti, introdotti dal presidente del Circolo Legambiente della Carnia Marco Lepre, Laura Fagioli, Roberto Pizzutti, e in video Andrea Goltara, Viviana Castellarin e Giorgio Damiano.
Qui pubblichiamo l’audio degli interventi di Franceschino Barazzutti e di Antonella Astori, significativi in particolare per la dettagliata ricostruzione storica delle trasformazioni e manomissioni dell’alto corso del fiume e per la documentata esposizione dei diversi impatti di eventi calamitosi nel tempo nell’intero ambito del bacino. Per il rilievo dell’intervento abbiamo ritenuto utile integrare lo scritto con l’audio in diretta.
Il convegno intendeva cogliere l’occasione del rinnovato dibattito sul che fare nel medio e basso corso, per porre alcune questioni che non possono non essere affrontate, oggi, in una logica complessiva di bacino: il recupero della naturalità anche del tratto montano, la sicurezza idrogeologica anche di quelle comunità rivierasche, il ripristino di un dignitoso flusso delle acque.
Fra le cadute che non tranquillizzano va segnalata invece la recentissima uscita dell’assessore regionale competente che ha nominato 12 esperti indicati dai Comuni rivieraschi per interloquire con l’Autorità di Bacino.
12 esperti e non i 5 previsti da una mozione di indirizzo approvata dal Consiglio regionale e presentata da un consigliere del suo stesso gruppo politico.
12 esperti e non i 5 su cui si sono orientati i Comuni con un accordo non facile.
12 esperti e non 5 e molti dei quali hanno ricevuto un solo voto…
12 esperti perché sono meglio di… one.
Ancora una volta, su questo come su altri temi, il cambio in solitudine delle decisioni in corso d’opera non aiuta a creare un clima di ascolto, di confronto e di fiducia.
Intervento di Franceschino Barazzutti :
Intervento di Antonella Astori :