Skip to main content

Numero 26 | 17 Gennaio 2025

Impianti fotovoltaici a terra, territori in balia della speculazione finanziaria

Oggi la nostra terra è uno dei bersagli preferiti da parte dei fondi di investimento che si stanno accaparrando i terreni per la realizzazione di mega impianti fotovoltaici. Una questione che sta assumendo dimensioni preoccupanti in Friuli-Venezia Giulia. 

Molto avrebbe potuto fare la Regione rivendicando spazi di autonomia sul governo del territorio oggi in balia della speculazione finanziaria, non l’ha fatto perdendo una grande occasione. Alla Regione spetta ora l’ultimo atto, con apposita legge, entro la fine del 2024. L’auspicio è che il quadro di riferimento sia finalmente chiaro e orienti gli investitori prioritariamente sulle coperture, sulle aree degradate, sui vari demani pubblici esistenti. E che le comunità locali, a partire dai Comuni, siano protagoniste della transizione energetica regionale preservandosi da megaimpianti dall’impatto devastante sul territorio e dai potenziali rischi ambientali

Se ne è parlato nel corso dell’incontro “Impianti fotovoltaici a terra a Udine e in regione, come gestire una preoccupante invasione di campi”, promosso dal Patto per l’Autonomia, che si è tenuto lo scorso 18 settembre a Udine. 

All’appuntamento, introdotto dal segretario del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo e moderato da Lorenzo Croattini, consigliere comunale di Udine del Patto per l’Autonomia, sono intervenuti Giulia Massolino, consigliera regionale del Patto per l’Autonomia – Civica FVG; Emilio Gottardo, referente per l’energia di Legambiente FVG; Andrea Zini, assessore alla Pianificazione territoriale, edilizia, protezione civile e politiche abitative del Comune di Udine.

Iscriviti alla newsletter de Il Passo Giusto per ricevere gli aggiornamenti