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Numero 28 | Febbraio 2025

Mab

È nata la Riserva della Biosfera transfrontaliera delle Alpi Giulie


Quando poco meno di trenta anni fa si muovevano i primi passi negli approcci fra il Parco delle Prealpi Giulie e quello nazionale sloveno del Triglav mai avrei immaginato che oggi saremmo stati legati da un rapporto così stabile, forte e costruttivo. 

Ora se n’è aggiunto uno importantissimo: quello di Riserva della biosfera transfrontaliera denominata “Alpi Giulie”; non più slovene o italiane ma solo Alpi Giulie. A sancire una visione territoriale e di sviluppo unitaria e condivisa, fondata sui valori della natura e della cultura e sul concetto di sostenibilità senza confini.

Il riconoscimento di questo grande progetto è avvenuto recentemente ad Agadir, in Marocco, dove si è riunito il Consiglio Internazionale del programma MaB UNESCO per il suo 36° meeting annuale. In tale occasione, alla presenza dell’ambasciatore italiano presso l’UNESCO Liborio Stellino, è stata ufficialmente sancita la nascita della Riserva della Biosfera transfrontaliera delle Alpi Giulie. Si tratta della venticinquesima Riserva della Biosfera a livello mondiale; un territorio di quasi 2.700 km2, in cui risiedono circa 110.000 persone in 24 comuni.

Il Direttore del Parco nazionale del Triglav, Tit Potočnik, e la Presidente del Parco naturale delle Prealpi Giulie, Annalisa Di Lenardo, hanno sottolineato come questo sia la testimonianza del forte legame di amicizia fra le comunità delle Alpi Giulie e possa costituire un’opportunità per affrontare congiuntamente in futuro le sfide che interessano questi territori.

Al di là della comprensibile soddisfazione per il traguardo raggiunto resta in capo ai due Enti che hanno promosso la candidatura, in collaborazione con i Comuni della Riserva, la responsabilità di dare sostanza al riconoscimento con azioni che vedano coinvolte e protagoniste le comunità locali.

In occasione del riconoscimento, infatti, è stato evidenziato come le Riserve della Biosfera non siano solo strumenti di collaborazione in campo ambientale e di sviluppo sostenibile ma anche strumenti di pace. Il traguardo raggiunto conferma ancora una volta la comune volontà di rafforzare la già consolidata cooperazione tra le due aree che va oltre confine nel nome del concetto che “la natura non conosce confini”.

Una collaborazione cresciuta in tutti i Comuni della Riserva della Biosfera che nel tempo hanno realizzato diverse iniziative volte alla promozione e alla creazione di attività outdoor (rete sentieristica diffusa, passeggiate, trekking, cicloturismo), e altre si stanno sviluppando attorno al completamento della ciclovia internazionale Alpe Adria e alla rete capillare di musei e associazioni. 

In campo agricolo, ad esempio, nel versante italiano sono presenti prestigiose attività di valorizzazione di prodotti tipici locali (zucca, aglio, pane, farina e tartufi…) che hanno portato al riconoscimento di ben tre presidi Slow Food (Aglio di Resia, Pan di Sorc e Formaggio Latteria Turnaria) e diversi processi di lavorazione e preparazione sono stati inseriti nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali del Ministero per le politiche agricole. Molti progetti per andare in controtendenza rispetto alla discesa a valle di abitanti e aziende, riconoscendo l’utilità del monitoraggio dei territori alti e interni, in relazione alla capacità idrogeologica complessiva, al mantenimento degli habitat, all’insediamento di nuove attività produttive legate al turismo e di qualità.

MAB in due parole

Il riconoscimento internazionale ottenuto premia attività di anni, ridà energia agli amministratori ed alle comunità locali, a tutte le persone che più direttamente hanno lavorato per questi risultati, e dà uno strumento in più per un buon futuro delle relazioni transfrontaliere coniugando le sfide globali con le dimensioni locali e le sfide della qualità di vita nelle aree montane.

A questi fini il aiuterà il Programma “L’uomo e la biosfera”, Man and the Biosphere – MAB, che è un programma scientifico intergovernativo avviato dall’UNESCO nel 1971 per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile.

Il Programma appunto mira a migliorare le relazioni tra le persone e l’ambiente in cui vivono e a tale scopo utilizza le scienze naturali e sociali, l’economia e l’educazione per migliorare la vita delle persone e l’equa distribuzione dei benefici e per proteggere gli ecosistemi naturali, promuovendo approcci innovativi allo sviluppo economico che siano adeguati dal punto di vista sociale e culturale e sostenibili dal punto di vista ambientale.

Il primo passo sul nostro versante è stato l’istituzione della Riserva di Biosfera Alpi Giulie Italiane nel giugno 2019, comprendente il territorio di 11 Comuni del territorio montano del Friuli-Venezia Giulia: Artegna, Chiusaforte, Dogna, Gemona del Friuli, Lusevera, Moggio Udinese, Montenars, Resia, Resiutta, Taipana e Venzone.

Nata su iniziativa del Parco naturale regionale delle Prealpi Giulie, comprende un’area di oltre 700 kmq che scende dai Monti Montasio e Canin fino al limite nord della pianura friulana. È un vero e proprio crocevia di natura e cultura, ricchissimo di specie, habitat e paesaggi.

 

Andrea Beltrame
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Membro della Giunta Esecutiva del Parco delle Prealpi Giulie

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