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Numero 26 | 17 Gennaio 2025

tagliamento meandri
Foto di Denis Traunero

Terre del Tagliamento, cuore della Regione


Promosso dall’Associazione per la Terza Ricostruzione, insieme ai Comuni di Codroipo e San Vito al Tagliamento, si svolse lo scorso 22 giugno, presso il Teatro Arrigoni di S. Vito al Tagliamento, un convegno di forte significato ed interesse. Il Sindaco di S.Vito al Tagliamento, che inviò un saluto via mail, ed il Sindaco di Codroipo che introdusse i lavori sottolinearono l’importanza dei rapporti tra amministrazioni contermini che continueranno a collaborare anche per elaborare congiuntamente i possibili interventi anche sul fiume da sempre caro alle comunità rivierasche.

Il fiume, come osservò con interessanti, istruttivi e svariati riferimenti nel suo intervento il prof. Angelo Floramo, fa parte della vita e della storia del Friuli, non perché divide destra e sinistra Tagliamento, né perché costituì confine militare in occasione di battaglie e, più recentemente, di grandi guerre.

Ne fa parte perché fu e tuttora continua ad essere l’elemento “naturale” che sostiene in grande parte del Friuli non solo la produzione agricola, ma anche la distribuzione dell’acqua potabile.

Il Tagliamento entra nella pianura ed estende la sua importanza e la sua forza alimentando i percorsi di “fiumi” sotterranei. Nel Medio Friuli e nella Bassa, polle e olle arricchiranno fiumi non a caso chiamati di risorgiva.

Già a monte il Tagliamento aveva ceduto parte delle sue acque per sostenere la produzione agricola della parte collinare e sub-collinare attraverso canali e sostegno di vie torrentizie esistenti. In particolare il Ledra-Tagliamento, il torrente Corno ed i vari canali che arricchiscono il sistema gestito da consorzi di bonifica e irrigazione.

Ciò che più preme alla Associazione Terza Ricostruzione è rendere disponibile quanto la conoscenza scientifica, italiana ed europea, abbia maturato negli ultimi trent’anni studiando il Tagliamento.

Una comunità di governo del territorio

Il prof. Sandro Fabbro, Presidente dell’Associazione in occasione dell’incontro con i sindaci delle due rive riassunse al Teatro Arrigoni “…il compito statutario…” dell’Associazione “…contribuire con proposte innovative e costruttive, a far avanzare il dibattito politico-culturale dell’intera Regione”… “il nostro approccio è di tipo ecopolitico” aperto al confronto ed al desiderio di formulare le migliori soluzioni per …”ricostruire le basi della convivenza sui nostri territori …”, in presenza delle diverse crisi internazionali …” e soprattutto con la crisi che tutto sovrasta – quella climatica”.

Tra le altre proposte, collegate al lavoro scientifico che esporrà successivamente nel suo intervento la dott.ssa Chiara Scaini, il prof. Fabbro indicò come sia opportuno, collegando le competenze dei molteplici soggetti pubblici che si occupano della gestione del Tagliamento giungere ad “una comunità di governo del territorio”. “Al momento, ciò che manca è la pianificazione territoriale e dei servizi ecosistemici del fiume che spetterebbe alla Regione di fare mediante il Piano di Governo del Territorio”

L’art. 3 della Legge Regionale n. 21, del 29 novembre 2019, prevede l’istituto della “Comunità” per la gestione associata di funzioni e servizi comunali e sovracomunali.

“Nelle more dei futuri assetti degli “Enti di area vasta” per come saranno previsti dalla Legge regionale a seguito della reintroduzione nello Statuto regionale dell’Ente intermedio (ex Province), si può ritenere che una “Comunità del Medio Tagliamento possa configurare da subito un assetto associativo dei Comuni rivieraschi della destra e sinistra del Medio Tagliamento”.

“Una “Comunità del Medio Tagliamento” …potrebbe assumere, oltre alla gestione dei servizi più tradizionali, la funzione della pianificazione e gestione dei servizi ecosistemici comunali (uso del suolo, rinaturalizzazione delle rive, turismo e cultura, mobilità lenta e sostenibile) dell’intera area e potrebbe altresì precostituire un assetto di area vasta altamente innovativo non solo per la Regione ma anche in vista di possibili future riforme dell’Ente Provincia a livello nazionale”.

Il prof. Fabbro concluse il suo intervento ricordando quanto sia importante il ruolo del Consiglio Regionale cui si richiede una Legge quadro sul Tagliamento a partire dal riconoscere “…i valori di grande fiume europeo… (fissando)… i cardini della sua valorizzazione ecosistemica come grande bene comune della Regione  e…promuovendo…la collaborazione politico-amministrativa nelle forme della “Comunità del Medio Tagliamento”; …”la prospettiva qui delineata… non potrà marciare da sola, avrà bisogno di un soggetto facilitatore…

“Un ‘Forum del Tagliamento’ che riunisca le diverse istanze scientifiche, culturali e collaborative del Medio Tagliamento, in riva destra e in riva sinistra, potrebbe essere il soggetto appropriato. Come Associazione… siamo pronti a mettere impegno progettuale e umano nella costituzione di questo ‘Forum del Tagliamento’ “.

I valori ed i benefici del Tagliamento: un paradigma ecosistemico per la gestione del fiume

Questo il titolo che la dott.ssa Chiara Scaini, socia della Associazione della Terza Ricostruzione, ricercatrice con una profonda conoscenza di ciò che in Europa si continua a studiare e pubblicare sul “caso Tagliamento” (oggetto di più di 6000 pubblicazioni scientifiche), ha voluto dare al suo intervento a S. Vito al T.

Con grande sintesi ricordo i notevoli contenuti descritti dalla relatrice quali siano i servizi ecosistemici di un fiume naturale:

  • a) Supporto alla vita: mantenimento della biodiversità e dei processi evolutivi…;
  • b) Approvvigionamento: fornitura di ossigeno, acqua, suolo, materie organiche…;
  • c) Culturali: storico, ricreativo, educativo e di ricerca, culturale e spirituale, artistico e di ispirazione…
  • d) Regolatore: mitigazione delle piene e delle siccità, regolazione del clima, regolazione di acque e trasporto solido, mitigazione dell’erosione costiera…

Questi servizi ecosistemici operano pienamente solo se il fiume sta bene e se gli interventi antropici non compromettono tali servizi. Il Tagliamento quindi non solo un fiume ma un ecosistema culturale da conservare.

Il Tagliamento, un riferimento

Il fiume Tagliamento è già ora a) un riferimento scientifico a scala europea e globale;  b) un possibile riferimento per la gestione dei fiumi; c) una occasione unica per diventare un esempio virtuoso. Ma… bisogna cambiare il paradigma! (Così concluse la parte esplicativa la Relatrice passando a quella “propositiva”).

Come? Recuperando i fiumi naturali o mantenendoli tali!

In Europa sono in corso 1200 progetti per rinaturalizzare i fiumi (almeno 25000 km di corso entro il 2030) rimuovendo, se necessario, barriere e ricreando morfologie naturali.

Anche per il fiume Tagliamento, che già è un esempio, lo si può fare:

1) riducendo il consumo di suolo e lasciando spazio ai fiumi;

2) recuperando i servizi ecosistemici persi;

3) valorizzando i servizi ecosistemici esistenti.

Il medio corso del Tagliamento è oggi il punto focale di questo cambio di paradigma possibile e necessario; è al centro di un dibattito culturale e scientifico che si svolge su scala locale, regionale ed europea. Oggi è questo il tratto del fiume riferimento per la rinaturazione, risorsa da preservare, occasione di incontro e collaborazione fra comunità e autonomie locali, possibilità di assumere impegni concreti e condivisi.

All’incontro parteciparono non solo amministratori locali e due Consiglieri regionali, anche a nome del Presidente del Consiglio Bordin, ma anche parecchie persone, cittadini rivieraschi appartenenti ad associazioni “molto” legate al Tagliamento. In particolare questi ultimi posero sia ai relatori sia ai consiglieri presenti domande e spiegazioni. Malgrado il Sindaco di Codroipo e il prof. Sandro Fabbro abbiano proposto un dialogo “di livello” si dovette registrare da parte di uno dei Consiglieri regionali, critiche non condivise dalla sala in particolare all’intervento del Prof. Floramo con superficiali osservazioni sulle relazioni presentate da Fabbro e Scaini.

Contiamo che nel futuro il dialogo sia più profondo e quindi fattivo.

Giancarlo Tonutti

Già Docente di materie Giuridiche ed Economiche in Istituti di Ragioneria, Presidente Provinciale ACLI Udine 85-93; sindaco di Codroipo 93-2001, VicePresidente ANCI Regionale fino al 2001, Consigliere Provinciale 2001-2003, Consigliere Regionale 2003-2008. In quiescenza dal settembre 2008 partecipa a progetti di cooperazione in Africa: Costa d’Avorio fine 2008-giugno 2010 con CEVI Udine: centri di alfabetizzazione e formazione; Visita Mali con gruppo UNESCO, sempre rappresentante CEVI. Dal 2011 al 2018 segue l’intervento ENAIP Nazionale di supporto a Progetto di Cooperazione con Ministero istruzione Mozambicana di sostegno alla riforma di 5 istituti e scuole professionali in zona Sud. Attualmente è Presidente dell’UTE del Codroipese e segue i nipoti!

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